venerdì 25 novembre 2016

TIRAMISU’ SANDOKA-AN PER MTC 61

di Vittoria



Sono sempre stata una lettrice accanita, cresciuta in una famiglia dove i libri erano ovunque, nuovi, vecchi e antichi. Libroni misteriosi enormi e pesantissimi, con copertine di cuoio decorato in oro e rosso o libri moderni, leggeri, in carta sottile con copertine colorate. Bisnonni nonni e genitori ne hanno accumulati moltissimi dei più svariati argomenti e io leggevo tutto quello che mi incuriosiva. Da papà presi la passione della fantascienza, dei gialli e dei racconti avventurosi per ragazzi. Divorai Verne e Stevenson, ma soprattutto Salgari. Avevo 8 o 10 anni e passai giorni immersa nelle fantastiche descrizioni di luoghi e personaggi esotici.




Il Corsaro Nero mi pareva di averlo davanti, solo la descrizione del suo personaggio occupa almeno due pagine. 
Trattenevo il fiato vedendomi davanti agli occhi Sandokan e Yanez che volano da un albero all’altro per sfuggire agli inseguitori. 
Le descrizioni sono così accurate che in un attimo venivo trasportata nella giungla con loro e ancora adesso a ripensarci mi pare di essere la.

Nel 1976, in piena adolescenza successe però un fatto incredibile:

   

la fantasia improvvisamente diventò realtà!

Ecco per voi anche la memorabile sigla dello sceneggiato

Sandokan arrivò in televisione nello sceneggiato televisivo del 1976 interpretato da Kabir Bedi, Philippe Leroy, Carole André, e tratto dai romanzi del ciclo indo-malese di Emilio Salgari. La sceneggiatura si ispira in buona parte ai libri Le Tigri di Mompracem e I pirati della Malesia.
Improvvisamente in carne ed ossa, vero, vivo, non più un disegno o una descrizione, ma un Sandokan alto forte e bello, coraggioso e romantico, che lotta per l’onore, la giustizia e l’amore.
Da fare impazzire qualsiasi adolescente che sognasse l’amore.
Ecco insomma io non è che proprio sognassi l’amore, forse ancora manco ci pensavo, ma Kabir Bedi, Sandokan, con quegli occhi neri, i capelli lunghi al vento affascinò …eccome se affascinò.
Mi fece sognare, tanto che ancora me lo ricordo, e gli ho pure perdonato di avere quelle grosse labbra carnose che non mi sono mai piaciute, però mica si poteva essere troppo pignole a 16 anni, no?



Per me, come per le mie sorelle e le amiche, era incredibilmente sexy e ho scelto proprio lui per trovare l’ispirazione per il tiramisù, tema di questo Mtchallengen.61.
La sfida di questo mese l’ha lanciata da Susy May del blog Coscinadipollo. Ci propone di sfidarci su un dolce classicissimo che incarna la gola e il piacere.
Sfida non facile perché il rischio di fare un papocchio di sapori è in agguato, ma non basta, dobbiamo anche legare l’idea a un film o personaggio cinematografico sexy, affascinante, intrigante, insomma che ci smuova l’ormone.

Ecco perché dal mio passato remoto è saltato fuori Sandokan e a Kabir Bedi dedico il mio Tiramisù Sandoka-an dai sapori e colori esotici.





TIRAMISU' SANDOKA-AN
siccome è un tiramisù della jungla del Borneo ho scelto di non pastorizzare le uova, i miei personaggi amano il rischio, ma se voi preferite potete farlo.

Ingredienti (per 6 persone)

24 savoiardi al pandan e cocco (ricetta) - i classici li trovate QUI
300 g di mascarpone casalingo ricetta di Francesca Carloni QUI
3 uova grandi (separatamente tuorli e albumi)
6 cucchiai rasi di zucchero semolato
6 cucchiai rasi di zucchero a velo
poche gocce di aceto di mele
1 pezzetto di zenzero fresco circa 2 cm
cocco fresco intero (serve il liquido)

Bagna
50 ml di rum bianco
2 cucchiai di golden syrup
50 ml di acqua
il liquido della noce di cocco


Fettine di bananito caramellate
6 bananito (banane mignon tropicali) 
1 pezzetto di burro
2 cucchiai di zucchero

Dadolata di frutta tropicale allo zenzero
una fetta di ananas disidratato
un pezzo di papaia disidratata
3-4 fettine di mango disidratato
15-20 dadini di zenzero disidratato
2 cucchiai di golden syrup
2 cucchiai di acqua

Croccante di noci di macadamia
20 noci di macadamia
4 cucchiai di zucchero




Preparate la bagna - mescolate gli ingredienti in un piatto fondo, per il grado di alcolicità e dolcezza regolatevi a gusto.





Preparate il croccante - tritate grossolanamente le noci di macadamia e mettetele in padella con lo zucchero. Smuovete finchè lo zucchero no sarà caramellato, trasferite su marmo unto, appiattite bene con un coltello unto e lasciate raffreddare. Riducete in granella grossolana lasciando qualche pezzo più grosso.






Preparate le banane - affettate in diagonale. Sciogliete in padella un pezzettino di burro e lo zucchero. Appena inizia a sobollire aggiungete le fettine di banana e spadellate un minuto. Fate raffreddare.









Preparate la dadolata di frutta - fate bollire i dadini di zenzero (tagliati molto piccoli) con acqua  golden syrup finchè avrete uno sciroppo profumato allo zenzero. Aggiungete allora l'altra frutta isidratata ridotta in dadini molto piccoli. Sobollite un minuto, mescolate bene e fate raffreddare. Non deve restare quasi liquido.

Preparate la crema allo zenzero - montate i tuorli con lo zucchero finchè non saranno chiari e spumosi. Aggiungete lo zenzero fresco grattugiato. Aggiungete il mascarpone incorporandolo bene.
A parte montate gli albumi con gocce di aceto di mele. Quando saranno parzialmente montati aggiungete lo zucchero a velo e continuate a montare fino a neve fermissima.
Aggiungete alla crema gli albumi montati. Prima un terzo incorporandolo bene, poi il resto, mescolando delicatamente. Tenere in frigo.



Montaggio del dolce nei bicchieri individuali 
Ammorbidite velocemente i savoiardi nella bagna e formate uno strato uniforme sul fondo dei bicchieri. Aggiungete delicatamente 2 cucchiai di crema allo zenzero, fate un secondo strato di savoiardi inumiditi, sopra fate uno strato di banane caramellate e finite con altri due cucchiai di crema. Sopra decorate con la frutta sciroppata allo zenzero, briciole di croccante e fettine sottilissime di polpa di cocco ottenute con il pelapatate.
Tenete in frigo fino al momento di servire.



Savoiardi al cocco ed estratto di pandan
ispirata a una ricetta di Francesca Carloni 




140 g di tuorli
70 g di zucchero
i semini di una bacca di vaniglia
2 cucchiaini di estratto di pandano*

260 g di albumi
60 g di zucchero

100 g di farina
100 g di cocco disidratato
80 g di fecola

zucchero  velo per rifinire






Montate i tuorli con i 70 g di zucchero, aggiungete i semini di vaniglia e l'estratto; continuate a montare finchè non saranno aumentati di volume e schiariti.
A parte montate gli albumi a neve fermissima con i 60 g di zucchero.
Setacciate insieme le farine e il cocco.
Unite un terzo degli albumi ai tuorli montati incorporando delicatamente, agiungete metà delle farine, incorporate, poi un'aro terzo di albumi, le restanti farine e infine l'ultimo terzo di albumi.
Incorporate sempre molto delicatamente.
Rivestite di carta da forno 2 teglie, trasferite l'impasto in una sac a poche con bocchetta liscia da 10 mm e modellate tanti bastoncini lunghi circa 8 cm, ben distanziati. 
Spolverate con lo zucchero a velo, lasciate assorbire e ripetete l'operazione (servirà a formare la crosticina). Lasciate assorbire lo zucchero prima di infornare.
Cuocete in forno statico a 180° per 5 minuti e poi per altri 3 con forno semiaperto.
Fate raffreddare completamente prima di staccarli dalla carta.
Conservare in scatola di latta. 
Nota mia: Sono mica venuti bene; sono rimasti sottili, l'impasto è venuto troppo molle per metterlo in sac a poche. Vanno calibrate le dosi. Comunque buoni e utilizzabili

*Estratto di Pandano
Colorante verde dal profumo intenso e dal sapore dolce, estratto per bollitura dalle foglie di una pianta tropicale, il Pandano.
Trovate qualche notizia e uso QUI


Fonti 


Questa ricetta partecipa all' Mtchallengen.61  di Novembre



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1 commento:

Susy May ha detto...

Sandokan...Sandokannnnn è lui il super sexy ammaliatore del tuo tiramisù ed ecco che mi immagino i suoi occhi che mi guardano sensuali mentre mangio il tuo tiramisù....che dire sono senza parole.
Molto convincete e molto brava.
Mi è piaciuto.

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